Il 2025 porta con sé importanti novità per chi desidera ristrutturare, riqualificare o recuperare un edificio residenziale. Secondo l’articolo 16-bis del TUIR, spetta una detrazione fiscale per i lavori eseguiti sia su parti comuni dei condomini che su singole unità immobiliari a uso residenziale. Tuttavia, la nuova Legge di Bilancio 2025 introduce due rilevanti modifiche:

  1. La piena agevolazione si applica solo all’abitazione principale.
  2. Per chi ha un reddito superiore a 75mila euro, è previsto un tetto alle detrazioni.

Focus sui Condomini

Nel caso dei condomini, diventa fondamentale conoscere le criticità impiantistiche e strutturali di ogni stabile. Solo così è possibile pianificare interventi mirati per:

  • Mettere a norma gli impianti esistenti (elettrici, idraulici, ecc.).
  • Adeguare i locali soggetti a normative antincendio.
  • Migliorare l’accessibilità per le persone con disabilità.
  • Assicurare condizioni e luoghi di lavoro sicuri.
  • Eseguire interventi di efficienza energetica.
  • Recuperare parti strutturali in stato di degrado.

Come Conoscere le Condizioni del Condominio?

Per avere un quadro completo, è consigliabile incaricare professionisti in grado di eseguire:

  • Analisi dei Rischi: utile a individuare le problematiche impiantistiche o strutturali.
  • Verifica di Rispondenza degli Impianti (per quelli installati prima del 2008), così da adeguarli alla normativa vigente.

L’Importanza dell’Archiviazione dei Documenti

Ricordiamo che gli interventi di manutenzione ordinaria sulle parti comuni rientrano nel bonus casa, con la detrazione che spetta a ciascun condomino in base alla propria quota millesimale. Oltre ai costi per l’esecuzione dei lavori, si possono portare in detrazione:

  • Spese di progettazione e altre prestazioni professionali necessarie.
  • Spese per la messa in regola degli edifici (DM 37/2008 per gli impianti elettrici e norme Unicig per gli impianti a gas metano).
  • Acquisto dei materiali.
  • Compensi per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti.
  • Perizie, sopralluoghi e oneri relativi a concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori.
  • Oneri di urbanizzazione.
  • Altri costi strettamente collegati agli interventi, come definito dal decreto n. 41 del 18 febbraio 1998.

Interventi Ammessi sulle Parti Condominiali

Le tipologie di intervento coperte dal bonus sono molteplici e possono riguardare tanto le parti comuni quanto quelle private. Per ulteriori dettagli, si rimanda alla Guida dell’Agenzia delle Entrate dedicata ai bonus edilizi. Qui, invece, ci soffermiamo su alcune criticità spesso incontrate negli edifici condominiali, quali impianti elettrici non a norma, dispersione energetica, barriere architettoniche e problematiche legate alla sicurezza antincendio.

Conclusioni e Call to Action

Il Bonus Casa 2025 rappresenta un’occasione da non perdere per chi desidera valorizzare il proprio immobile, risparmiando sui costi di riqualificazione e adeguamento normativo.
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